La tesi: quando la procrastinazione incontra l’ansia da prestazione.

Sono Gilda. Amo scrivere. Sono sicura che la scrittura può salvare dai mali del mondo (oppure crearli, ma fortunatamente  mi occupo di politica). Credo che scrivere sia condividere con gli altri, ma soprattutto con noi stessi.

Sono una mamma, una moglie, una studentessa, un’imprenditrice (sulla carta, non digitale), ma prima di tutto sono una NIP 

-normal inutil people- 

Una guida alla stesura dell'elaborato più prezioso della tua vita, il biglietto da visita per i tuoi impegni professionali futuri. La mano che ti solleverà nei momenti più complicati? Posso dartela io.

La guida definitiva alla scrittura della tesi… o forse no.

Se stai leggendo questo articolo sei sicuramente uno di quegli studenti che soffrono d’ansia e procastinano!

Spendere le ultime tre ore a guardare video di gattini su YouTube invece di scrivere la tua tesi, sviluppare una dipendenza dal caffè, o ancora iniziare a vedere il professore come un agente della CIA che vuole distruggere la tua vita è frutto della tua fantasia, tranquillo, non preoccuparti vuol dire che sei a buon punto. Dopotutto, è normale che uno studente passi intere giornate a fissare lo schermo del computer senza scrivere una singola parola, giusto? E poi, vuoi mettere la soddisfazione di terminare la tesi all’ultimo minuto, con gli occhi gonfi e la mente annebbiata dall’ansia? È come un’esperienza mistica che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita!

Hai mai desiderato avere una lista di cose da fare che sia divertente e stimolante al tempo stesso? Beh, caro studente – procastinansioso – sei nel posto giusto!

  1. Prima di ogni altra cosa al mondo scegli un argomento interessante: la tua tesi deve essere su qualcosa che ti appassiona, perché altrimenti rischi di addormentarti sulla tastiera. Quindi, se ti piace la pizza, potresti scrivere una tesi sulle origini della pizza e la sua diffusione nel mondo.
  2. Fai un po’ di ricerche: ah, la ricerca in biblioteca per la tesi. Che piacere! Soprattutto quando passi ore e ore a cercare quel libro particolare, solo per scoprire che qualcuno lo ha preso in prestito e non lo restituirà fino alla fine del secolo. Ma non disperare, c’è sempre la possibilità di trovare la versione digitale online, solo che poi scopri che l’unico sito web che lo aveva è stato chiuso perché violava i diritti d’autore. E poi c’è sempre quella sensazione di terrore quando il bibliotecario ti chiede di restituire i libri, perché sai che se anche uno manca, la multa sarà abbastanza per comprare un’isola tropicale. Ma tutto questo fa parte del fascino della ricerca in biblioteca, no? Il profumo dei libri antichi, le polverose scaffalature e l’ansia da prestazione quando altri studenti ti fissano mentre sfogli un manuale di statistica avanzata. E alla fine, quando hai finalmente trovato tutto quello che ti serve, senti di aver conquistato il mondo. E poi inizi a scrivere la tesi, e ti accorgi che hai bisogno di altre informazioni e il ciclo ricomincia! Ma alla fine, la ricerca in biblioteca fa parte dell’esperienza accademica. E poi, diciamocelo, è sempre meglio stare in biblioteca a cercare libri che non studiare per un esame, giusto?
  3. Organizza le tue idee: non c’è niente di peggio di una tesi senza una struttura chiara. Quindi, prenditi il tempo di organizzare le tue idee e di creare una mappa concettuale, oppure, se sei pigro, un elenco puntato o ancora utilizza gli utilissimi post-it.
  4. Scrivi la tua tesi: ora arriva il momento più temuto, quello di mettere nero su bianco. Non preoccuparti se non ti piace il tuo primo abbozzo, la prima stesura è sempre la peggiore. Continua a lavorare sulla tua tesi finché non sei soddisfatto del risultato finale.(ATTENZIONE: Questa operazione potrebbe non avere una fine e tanto dipende dalla tua autostima).
  5. Fai una pausa: dopo aver scritto per ore, meriti una pausa. Vai a mangiare una pizza o a guardare un episodio della tua serie preferita. Ma fai attenzione a non perdere troppo tempo, altrimenti rischi di dover scrivere la tua tesi alla velocità della luce all’ultimo minuto. O potrebbe piacerti il tuo fancazzismo direttivo e ciao ciao tesi laurea e anni di studio.
  6. Fai una revisione finale: dopo esserti preso una pausa, torna sulla tua tesi e rileggila con attenzione. Chi non ha mai sperimentato il piacere di rileggere la propria tesi dopo averla finalmente completata? Ma se sei pronto ad un po’ di ironia, possiamo rendere questo momento ancora più divertente!Innanzitutto, potresti provare a leggere la tua tesi al contrario, iniziando dall’ultima pagina e proseguendo verso l’inizio. In questo modo, potresti scovare degli errori o delle incongruenze che ti erano sfuggite prima. E chissà, magari scoprirai che la tua tesi ha un senso completamente diverso se letta in ordine inverso!
  7. Stampa e consegna la tua tesi: una volta che sei soddisfatto del tuo lavoro, stampa la tua tesi e consegnala al tuo professore. Innanzitutto, potresti portare al professore una tazza di caffè o del tè caldo, accompagnato da qualche biscotto. In questo modo, il tuo professore sarà di buon umore e pronto a concentrarsi sulla tua tesi senza distrarsi troppo facilmente e chissà, magari il tuo professore rimarrà così colpito dal tuo lavoro che ti offrirà un biscotto in più!
La mia mano può davvero sollevarti!

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto ho un utile suggerimento.

Ricorda che la stesura della tesi è un lavoro impegnativo e richiede tempo e sforzo, quindi assicurati di scegliere una persona con cui ti senti a tuo agio e che abbia la giusta esperienza e competenze per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi accademici, segui questo link per avere informazioni più dettagliate.

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